“Con Maria inizia il nuovo anno liturgico”

Festa Solenne dell’Immacolata Concezione
8 dicembre 2018

Vangelo: Luca, Cap 1, vv. 26-38
Omelia del Pontefice Samuele

Il Mistero dell’Immacolata è un Mistero imperscrutabile e inaccessibile a mente umana. Solo partendo dal Cuore vivo e santo dell’Immacolata, che per grazia particolare è ricolmo dell’Amore di Dio (Lc 1,28), si può comprendere il cammino della cristianità. Da Maria tutto parte (Lc 1,35; Ap 12,1)per poi arrivare al Mistero dell’Unigenito Figlio (Lc 1,31-33; Ap 12,5) e così poter comprendere la paternità di questo Padre.

Ecco allora che se non si comprende il Mistero dell’Immacolata, non si potrà comprendere il Mistero del Dio Bambino che nasce per far vivere l’umanità intera (Gv 17,2-3; Rm 5,17; 1 Cor 15,22). Ecco questo ponte che lega la Festa dell’Immacolata alla Festa del Natale. È un unico collegamento che parte dal Cuore di questa Madre per arrivare al Cuore di questo Bimbo. Ecco che allora la cristianità parte da Maria per poter essere vissuta nel Figlio Gesù.

Ecco perché questa Chiesa inizia il proprio anno liturgico in questo giorno, giorno dell’Immacolata, per dare un segno visibile dell’inizio del cammino dei cristiani: Maria, da cui tutto parte, dal cui Cuore Immacolato tutto è partito (Lc 1, 26-33) e tutto ri-parte (Ap 12, 1-3.5), in questo tempo storico dove il Padre ha mandato Suo Figlio, il Bambino Gesù, sceso in questa Terra d’Amore (Lc 21,27)per rigenerare questo mondo, per far ripartire il cuore di tanti in questo mondo, affinché la purezza della fede possa tornare a splendere.

Questo ci porta la Festa dell’Immacolata, la tutta Pura, la tutta Bella, la tutta Santa. Dobbiamo rimettere al centro la purezza della fede, per poter ripartire e vivere da veri cristiani. E per poter fare questo dobbiamo prima ancora vivere da veri uomini e da vere donne. Ecco che ciascuno che vuole essere veramente cristiano, che vuole specchiarsi in Colei che è Madre, nel Suo cuore puro e senza macchia, deve ripartire da quella correttezza e da quella lealtà, prima umana e poi divina. La santità, sempre è detto, deve essere vissuta partendo dalle piccole cose della quotidianità, dove ciascuno deve incarnare la santità, dove ciascuno deve incarnare i Comandamenti dell’Amore del Padre (Mt 22, 36-40), giorno dopo giorno. Solo così, ripartendo dalla santità nella quotidianità, si potrà incarnare il Mistero della tutta Pura, della tutta Santa, della tutta Bella, per poter così far risplendere la cristianità. Questo è il centro del cammino di ogni cristiano.

Ecco che per fare tutto ciò dobbiamo rimettere al centro l’amore verso questa Madre, verso Maria, per poter comprendere la Sua Essenza e la Sua Sostanza. Grande è il Mistero dell’Immacolata, di Colei che è stata concepita prima del tempo, da sempre conosciuta da Dio. Il Suo amore è vivo e viene donato ad ogni figlio che in Lei vuole vivere. Ecco che Maria dona la Vita, Maria è Colei che genera la Vita Eterna (Lc 1,31). Il frutto dell’Amore di Maria genera Vita, per tutti coloro che vogliono vivere in Cristo, con Cristo e per Cristo (Gv 1,4).

Ecco che il Padre in questa Casa, fondando questa Chiesa, vuole far tornare al centro la purezza della fede cristiana autentica, che tanti hanno smarrito e che tanti hanno dimenticato. Ripartendo dalle piccole cose della quotidianità tutto si potrà comprendere perché tutto si vivrà.

Ecco il Mistero di Maria. Ecco il Mistero di chi incarna le Sue Virtù. Solo partendo da questo Cuore vivo si può comprendere il cammino che il Padre ha fatto vivere ai Suoi figli, per poi vivere il Mistero di questo Cuore del Padre.

Ecco perché anche per noi il cammino inizia nel giorno della Festa di Maria, del Cuore Immacolato di Maria, per arrivare al Cuore del Padre, Festa del Cuore del Padre, compimento di tutto. Per poter comprendere la paternità viva di questo Padre che nel Figlio Unigenito, Cristo, si manifesta (Lc 1,78).

Ecco il cammino per ciascuno di noi, per poter comprendere il Mistero della Trinità di questo Dio, che in Maria è vivo e si manifesta.

Il Mistero di Maria è grande, grande, il Mistero di questa Fanciulla che ha aperto il Suo Cuore per poter accogliere l’Amore che il Padre Le ha portato. Ecco lo Spirito Santo che si unisce a Maria e genera Amore, il Frutto dell’Amore Santo (Lc 1,35). Grande è questo Mistero. La Fanciulla di Dio rimane in ascolto di fronte a questa grande chiamata che il Padre Le porta. Rimane in ascolto e con obbedienza viva accoglie questo grande Mistero, mettendosi totalmente a disposizione del Padre (Lc 1,38).

Non conosceva uomo, Maria (Lc 1,34), ma ben conosceva Dio. Ecco che la conoscenza di questo Dio ha portato il Cuore di questa Fanciulla a generare l’Amore fatto Persona (Lc 1,35).

Ecco il Mistero dell’Immacolata dello Spirito Santo, che ha custodito nel Suo Cuore l’Amore che aveva ricevuto da questo Dio, per poi generare Amore.

Ecco che questo Amore nel tempo ha portato frutto, frutto, frutto in abbondanza nel cuore di chi, volendoLo accogliere, è rinato a vita nuova (1Gv 4,9). Ecco il Frutto dell’Amore Santo, che porta tanti ad essere rigenerati nello Spirito di Dio, che fa rimanere tutti nell’Unica Verità, Cristo; che non fa smarrire ma fa rimanere sull’Unica Via che salva, Cristo; per donare a tutti la Vita Eterna che è Cristo (Gv 14,6).

Ecco questo grande Mistero che si vive e si compie. Tutto parte dal Cuore di Colei che è pura. Il Padre ha trovato il Cuore puro di una Fanciulla e a questo Cuore il Padre si è affidato mandandoLe Suo Figlio. Ecco che questa Fanciulla, accogliendo nel Cuore tutto ciò, ha potuto generare Amore, Amore, Amore, l’Amore fatto Persona (Lc 2,6-7).

Ecco il Mistero dell’Immacolata e il Mistero del Natale di Cristo, che nasce fisicamente e spiritualmente fa rinascere coloro che a Lui si affidano. Grande è questo Mistero, umano e divino, che si può comprendere non con la razionalità ma aprendo il Cuore per poter vivere, vivere e vivere per l’eternità.

Da questo giorno vogliamo ripartire infondendo a tutti la voglia di vivere la santità, per poter imitare le virtù di Maria nella totalità, così come questa Fanciulla, Fanciulla di Dio, ha fatto nella Sua vita (Mt 5,1-12). Aprendo il Suo Cuoricino per accogliere quel Dio Bambino che il Padre ha fatto scendere dal Cielo, incarnando a Sua volta le virtù di questa Fanciulla, Maria, chiamata da Dio per salvare il mondo. Ecco allora che imitando l’esempio di chi tutto si è donato per amore di Dio si potrà vivere la santità nella totalità. Questo è ciò a cui siamo chiamati in questo giorno per poter essere santi, vivi e poter trasmettere tutto ciò al mondo di buona volontà, che vorrà accogliere il Mistero del Dio Bambino, vorrà giungere in questa Terra d’Amore per adorare e contemplare Colui che è sceso dal Cielo (Mc 14,62),per riportare al centro la Vita (Gv 5, 21-26). Questa è la Casa della Vita. Coloro che credono in Cristo non moriranno in eterno (Gv 3, 16). Ecco allora che tutti coloro che con fede continueranno questo cammino volendo rimanere cristiani per rimettere al centro Cristo e la cristianità mai periranno ma vivranno in eterno.

Questa è la promessa che Gesù ha fatto. E questo è il cammino di questa Madre Chiesa, che mai rinnegherà Cristo e la cristianità ma che vive per riportare al centro Cristo e Maria, Maria e Cristo, unione inscindibile di Cuore. Non vi può essere l’Uno senza l’Altra. Questo ciò che si deve comprendere, questo ciò che il mondo veramente non ha ben compreso. Non si è compresa l’unione inscindibile tra il Cuore di Cristo e il Cuore di Maria. Stolti sono coloro che pensano di poter vivere nella pienezza Gesù senza amare nella pienezza Maria. Il Padre ha unito questi due Cuori e nessuno li può scindere: un unico ponte che lega il Cuore della Madre al Cuore del Figlio. Gesù e Maria: unione inscindibile ed eterna.

Si parte dal contemplare il Cuore Immacolato di Maria per poter giungere a contemplare il Sacratissimo Cuore di Gesù. Questo questa Chiesa metterà nuovamente al centro del cuore di tutti coloro che vogliono vivere la cristianità autentica, non per dividere i piani, ma per unire i piani e poter contemplare Cristo e Maria, perché questo è ciò che il Padre desidera, questo è ciò che è nel Cuore del Padre. Nessuno in questa Chiesa potrà dire di amare l’Uno senza amare l’Altra, l’Altra senza amare l’Uno.

Questo è il punto di partenza per poter vivere il Mistero dell’Immacolata. Da qui ri-partiamo per poter sempre di più vivere e contemplare il Cuore di Gesù, in questo tempo di Avvento che ci porta a contemplare il Natale di Cristo. Non vi può essere avvento se non si parte e riparte dal Cuore di Maria. Il vero Avvento inizia partendo dalla contemplazione del Cuore di Maria, Eterna Fanciulla, per poter comprendere il Mistero della fanciullezza mariana, che vive nel cuore di chi desidera accogliere le Sue virtù, metterle in pratica, per poterle far conoscere al mondo intero.

Ecco che in questa Chiesa siamo tutti figli di questa Madre, tutti figli di Maria (Gv 19,26). Siamo tutti quanti consacrati al Suo Cuore Immacolato. Per questo oggi è giorno di grande festa. E oggi rinnoveremo insieme la consacrazione al Suo Cuore Immacolato, affinché tutti quanti, affidandoci a questa Madre, rifugiandoci sotto il Suo Manto, possiamo ri-partire in questo cammino, in questo nuovo anno liturgico che oggi ha inizio, per poter ancor di più contemplare il Mistero del Natale di Cristo (Lc 2, 10-12) e poter così approdare nel Cuore del Padre, un Padre vivo e santo che nell’Unigenito Figlio si manifesta e si manifesterà nella pienezza. Questo è il Mistero che oggi contempliamo per poter sempre di più penetrare il Mistero del Dio Uno e Trino, che è vivo e vero.

In Maria, con Maria e per Maria i figli di questa Madre Chiesa proclameranno al mondo intero la lode a questa Madre (Lc 1,48b) per poter vincere e trionfare nel cuore di tutti coloro che vogliono vivere la cristianità autentica. E così sia.