Siate luce e il sale della Terra,
per essere i santi di Dio

25 Gennaio 2025
Festa della Conversione di San Paolo
Meditazione del Giorno del Pontefice Samuele

Cari fratelli, Gesù in questa pagina di Vangelo ci invita ad essere il sale della Terra, ciò che da sapore e ciò che rimargina ogni ferita al fuoco della Verità. Questa è la nostra chiamata e questa è la nostra missione in questi tempi duri e difficili: essere sale di questa terra e portare a tutti la Luce che è venuta nel mondo.

Farsi sale è annunciare la Verità: chi l’accoglie troverà il sapore, il senso di una vita da spendere per Gesù, che rimarginerà ogni ferita provocata dal mondo e dal peccato per farci rinascere a Vita nuova e ricevere in dono la Vita eterna, che mai potrà essere un dono, un regalo unilaterale ma che dovrà essere, invece, una conquista personale e quotidiana, di chi rinuncia a satana e al peccato e desidera ricevere la Misericordia di Dio, abbracciando Dio e il Suo Mistero d’Amore, l’Amore fatto carne che qui è Persona.

Ecco la Luce che è tornata per squarciare le tenebre. Ecco la luce posta in alto, su questo Monte Santo, per illuminare la Città Santa e tutte le genti: quei figli di Dio e quegli uomini e donne animati di buona volontà.

Chi vuole essere cristiano autentico, oggi, si faccia Luce; chi vuole essere cristiano oggi salga su questo Monte Santo per incontrare Colui che è Luce, pere poter dimorare in questo Tabernacolo dove Dio è presente in Spirito e Vita, dove il Signore qui è tornato per riunire tutti a Sé in questo unico ovile.

Oggi si celebra la conclusione della settimana dedicata all’unità dei cristiani, giorno della conversione di San Paolo. Ebbene, se i cristiani vogliono veramente ri-unirsi, si devono ri-convertire, come fece San Paolo, e accogliere il Mistero del Bambino Gesù, Colui che è Luce, Colui che è sceso dal Cielo per donare nuovamente la sua Luce in questo mondo di tenebre, e così si deve riconoscere la centralità della chiamata di Maria nella storia della cristianità e consacrarsi al Suo Cuore Immacolato. Solo così vi potrà essere vera ri-unione in Cristo, allontanando ogni egoismo umano, ogni spirito di predominio gli uni verso gli altri, tutto ciò che ha portato i cristiani alla divisione.

Questo è il tempo in cui ogni figlio di Dio deve aspirare alla santità tutta intera, senza compromessi o edulcorazioni, per vivere da morti al mondo e alle sue adulazioni e rinascere a vita nuova, dall’alto, nel Suo Spirito, che qui è sceso per attrarre tutti a Sé.

Questo mondo soffre violenza. E questa violenza purtroppo aumenterà. Voi, figli di Dio, vincete con la forza dell’Amore. Siate più forti di ogni umana violenza e di ogni umana ingiustizia e vincete tutto con l’Amore. Rimanete in comunione di cuore, anima e spirito con Cristo Amore e nulla ci mancherà. Ecco la vita dei santi, coloro che hanno vissuto per essere sale e luce, lievito e alberi frondosi alla cui ombra si possono ristorare i fratelli.

Chi vuole essere perfetto, metta al centro della propria vita l’amore per il fratello e per la sorella. Non si può dire di amare Dio se non si riesce a vincere il proprio “io” e di conseguenza amare il fratello e la sorella, anche nei loro limiti e nelle loro difficoltà. Il limite che non vi deve essere, per poter vivere la vera fratellanza, è la mancanza di lealtà: dove non vi è lealtà e dove vi è falsità mai vi potrà essere vera fratellanza. Costoro si pongono fuori dalla fratellanza essi stessi, con un comportamento non consono a chi vuole vivere Gesù e la Città Santa.

Voi, fratelli, tenete salde le mani di Maria e affidatevi e consacratevi al Suo Cuore Immacolato, ogni giorno, per far consistere Gesù nel cuore di tutti, quel Gesù che qui è sceso per dimorare con i suoi figli. Ecco la Nuova Gerusalemme, Città Santa, Città metafisica dove si sperimenta l’amore di Dio, dove i suoi abitanti vogliono e devono essere santi.

E così sia.