ATTO DI MAGISTERO

Gesù Uomo e Dio

  1. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Gesù è vero Uomo e vero Dio. Così si è manifestato allora, con i Suoi primi Amici, gli Apostoli (Gv 1,14), così si manifesta ora e così si manifesterà sempre: Uomo Dio.

  2. In quel tempo gli Apostoli hanno potuto conoscere e amare il Maestro come vero Uomo e come vero Figlio di Dio, imparando ad amarLo, viverLo per poter essere a loro volta i messaggeri del Figlio di Dio, dell’unica Parola che avrebbe condotto tutti verso la Salvezza eterna (Ef 1,13), seppur in quel momento non si comprendeva in senso pieno il significato della Salvezza.

  3. In quel tempo Gesù ha vissuto i Suoi Amici nella totalità. Li ha chiamati uno ad uno, sradicandoli dalle loro radici e plasmandoli, giorno dopo giorno, per poter essere compreso e vissuto, per far comprendere Loro il Suo Linguaggio e conoscere il Suo Pensiero, affidando ogni giorno ciascuno al Padre Santo (Gv 17,6-9).

  4. Mio Signore e mio Dio”, disse l’Apostolo Tommaso (Gv 20,28). E disse bene, perché Gesù è Signore ed è Dio. Tuttavia Cristo è anche Amico e Fratello. Avendo preso la Natura Umana, Egli ha potuto comprendere l’uomo affinché l’uomo potesse e possa sempre più comprendere anche Dio (Fil 2,6-8).

  5. Ecco il connubio tra umanità e divinità. Ecco il manifestarsi di Gesù glorificato (Mt 17,2) sul Monte Tabor a Pietro, Giacomo e Giovanni, per farsi comprendere e amare; e per condurre anche i loro cuori a poter vivere e aspirare a quella dimensione finale che li avrebbe accolti. Una promessa fece Loro il Maestro: che sarebbero ritornati con Lui quando tutto sarebbe stato in procinto di concludersi, per unirsi a coloro che in quel tempo – questo tempo – sarebbero stati chiamati a vivere il compimento nel Posto – questo Posto – preparato dal Signore (Gv 14, 2c-3).

  6. Ecco la Loro Presenza, oggi, insieme a coloro che vivono la Nuova Gerusalemme. Ecco l’unione della Chiesa trionfante con la Chiesa militante (Atto di Magistero, “Uno è il Messaggio, Uno è il Mandato,Una è la Missione sulla Quale la Chiesa militante e trionfante di Cristo si poggia”, 27/02/2025). Ecco la Parola di Dio che non torna a Dio senza aver dato frutto (Is 55,11). Ecco che tutto si compie e si compirà.

  7. Ecco il cammino santo dei figli chiamati a far conoscere Colui che è Santo: Santo tra i santi. Ecco il cammino sempre più vivo che i figli conducono per far sì che tanti possano convertirsi nuovamente alla vera Legge di Dio, al vero Amore di Dio, per essere tutti nell’Unigenito Spirito, che dona la Vita (Gv 6,63): quella Salvezza che inizialmente era incompresa, che ora avrà un senso compiuto, perché tutto ritornerà a Colui che tutto ha creato.

  8. Nella Nuova Gerusalemme Gesù ha posto la Sua Tenda (Ap 7,15). Ed in questa Tenda, insieme al Signore, ci sono quei primi Amici, coloro che in quel tempo sarebbero voluti rimanere in quella tenda, in quel posto, su quel monte (Mt 17,4). Ma quello non era il tempo. Quello non era il Posto. Ora, su questo Monte, in questo Posto (Gv 14,2c), il tempo è giunto. Ora. Per unirsi tutti in quest’unica Tenda che contiene la Vita, l’eterna Vita.

  9. Ecco l’unica Tenda (Ap 15,5) che dona riparo e ristoro ai figli di Dio, sostegno e sostanza, essenza e santità.

  10. Nessun’altra tenda contiene tutto ciò, perché le altre tende sono state portate via dalla furia del vento (cfr. Ger 10,20-21): un vento contrario alla Legge di Dio, perché altri hanno fissato i paletti della loro tenda su sabbie mobili, su tutto ciò che è umano, non con la malta dell’Amore di Dio, non con i picchetti dell’Unigenito Spirito, non con le funi che non legano ma uniscono, funi forti, che sono la volontà e la fede di rimanere obbedienti alla Legge del Padre Santo (At 5,29).

  11. Chi ha voluto fornicare con il mondo, chi ha voluto svendere ciò che era di Dio, ha sfilacciato le funi, rendendo fragile la tenda, non ancorata più nell’Albero della Vita (Ap 22,2), divenendo canne sbattute dal vento, che tutto ha portato via.

  12. Ecco la Gloria di Dio manifestata ai primi Apostoli che qui quotidianamente Gesù manifesta ai nuovi Apostoli: la Sua Gloria, la nostra gloria, la Gloria del Padre Santo. Questo è ciò che si vive alla Piccola Culla del Bambino Gesù, Tenda del Signore, Tenda dell’unica Alleanza tra Dio e il Suo Popolo (Ger 31,31; Ez 36,26-27). Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

30 marzo 2025
IV Domenica di Quaresima
Domenica Laetare

Il Pontefice
Samuele