ATTO DI MAGISTERO

L’Amore è Vita

In Cristo Signore è la Fonte dell’Amore.
In Cristo Signore l’Amore è Fonte di Vita.
“Nessuno ha un amore più grande di questo:
dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13)

 

I. NUOVA GERUSALEMME, DIMORA DELL’AMORE

  1. L’Amore (Gv 15,9) e la viva benedizione in Cristo Amore (Sir 50,21) sia con tutti voi, amati figli di Dio (Gv 1,12); e con tutti voi, carissimi uomini e donne animati dalla buona volontà (Lc 2,14), che siete alla ricerca della Via che conduce alla Verità che dona l’essenza e la sostanza dell’Amore: la Vita.

  2. Per tutti coloro che nella Nuova Gerusalemme amano sia pace. Per tutti coloro che nella Terra benedetta scelta dal Padre hanno incontrato l’Amore sia gioia; per tutti coloro che in Maria Madre Chiesa hanno incontrato l’Amore materno sia consolazione e salvezza, riparo e conforto, vero e sincero; per tutti coloro che alla Piccola Culla sono venuti, vengono e verranno per adorare il Bambino Gesù (Lc 2,10-12), l’Amore, Colui che nell’Amore è nato e che nell’Amore del Padre vincerà ogni male, sia Bontà e Vita eterna; per tutti coloro che animati dalla buona volontà sono alla ricerca della Verità sia Amore, l’augurio vivo e totale di incontrare e vivere Cristo Amore.

  3. La Nuova Gerusalemme è la Casa del Padre (Ez 37,27), Fonte dell’Amore, Fonte inesauribile dell’unico Amore che sconfigge ogni male.

  4. La Nuova Gerusalemme è la Casa in cui la festa è viva, continua e palpitante; la Casa dei figli di Dio; la Casa dei Santi (Ef 2,19), la Casa di coloro che hanno voluto e vogliono divenire santi per Amore di Dio e dell’Opera sua; la Casa in cui l’Amore fatto Persona si effonde nei cuori di tutti coloro che lo amano, di tutti coloro che lo ri-cercano, di tutti coloro che vogliono incontrarlo per essere saziati, affinché non vi sia più vuoto, o spazi vuoti, nel cuore ma i cuori siano ricolmati dall’Amore di Dio, Uno e Trino, e dall’Amore di Maria, per essere e consistere tutti nell’unico Cuore che batte, batte e sempre più batterà.

  5. Coloro che vogliono vincere si accostino alla Piccola Culla del Bambino Gesù (Ez 11,19), Tabernacolo vivente dell’Amore del Padre (Sal 41,3; Mt 11,28).

  6. Coloro che vogliono essere perdonati (Sal 50) vengano davanti alla Piccola Culla del Bambino Gesù e attingano l’Acqua viva che sgorga dal Cuore del Figlio (Gv 4,10) per dissetarsi dall’arsura che attanaglia l’umanità.

  7. Tutti coloro che vogliono essere vinti dall’Amore del Padre giungano nella sua Dimora per poter essere rinnovati e poter rinascere a vita nuova: la Vita che nella Piccola Culla del Dio Bambino si manifesta per Amore, infinito e totale Amore (Sal 100,1).

  8. La Piccola Culla del Bambino Gesù è il Tabernacolo dove il Padre ha posto il suo Trono (Dn 7,9), vivo e presente, dove la sua Fiamma riscalda, risana e purifica chi, a cuor sincero, accostandosi, chiede perdono (Sal 129,4), per ricevere la sua Bontà che è Vita.

  9. La Piccola Culla del Bambino Gesù è l’eterno Tabernacolo, il Cenacolo vivo (Lc 22,16), dove Cristo Via, Verità e Vita (Gv 14,6) totalmente si dona con Amore, obbedienza e santità, affinché tutti i suoi figli siano tutti uniti nell’unico Corpo che dona la vita, Cristo, il Redentore; Cristo, il Salvatore; Cristo, Colui che eternamente pascerà il suo Gregge (Sal 22,2; Ez 34,23; Ap 7,17).

  10. Nella Nuova Gerusalemme si vive l’Amore di un Dio, Padre, che ha generato il Figlio, Amore; e, nell’azione del Suo Spirito, che è Santo, manifesta il più completo ed intimo Amore in Maria Amore, Colei che ha vissuto l’Amore, racchiudendolo nel suo Cuore, incarnandolo e donandolo (1Gv 1,3), stilla dopo stilla, a tutti coloro che nel tempo e per tempo sono giunti, giungono e giungeranno alla Piccola Culla del Bambino Gesù: credenti e non credenti; peccatori di ogni tipo; ammalati nel corpo e nell’anima. Alla Piccola Culla del Bambino Gesù tanti hanno compreso il Mistero di Maria Amore (Lc 1,28), Colei che davanti all’Amore del Padre è Donna (Gv 19,26), è Madre (Lc 1,43; Gv 2,5; 19,27), è Regina (Ap 12,1), è Maestra (Lc 1,46-49).

  11. Nella Nuova Gerusalemme vi è l’Amore completo, l’Amore di un Dio che totalmente si dona (Rm 5,8) per poter ricevere grazie e Amore, un Dio che vuole donare Amore e vuole ricevere amore, riconoscenza, per poter vivere e far vivere la vera pace, che nell’Oasi di Paradiso posta dal Padre sulla Terra fa gustare ciò che si può vivere per l’eternità.

  12. La Nuova Gerusalemme è il Paradiso in Terra, dove dimora l’Amore, che nel Cielo è eterno e che in Terra vuole manifestarsi con semplicità e armonia, l’armonia celeste che vuole pervadere ogni cuore che ivi giunge, per poter vivere la santità, la pace, la fratellanza e la concordia, ed essere un tutt’uno nell’unica Verità che riporta a Dio Uno e Trino, per poter comprendere l’essenza e la sostanza della Vita: l’Amore, il vero Amore: la Vita, Germoglio del Giardino di Dio (Is 4,2; Ger 23,5; Zc 3,8), Germoglio del Cuore di Dio (Sir 47,22; Is 11,1; Ger 33,15; Zc 6,12), che si dona, si dona e totalmente si dona.

  13. Nella Nuova Gerusalemme, Dimora dell’Amore, Cristo è Fratello, è Maestro ed è Re: Re del suo popolo (Gv 1,49), del popolo che altri hanno scartato ma che Egli, alla sua Piccola Culla, ha radunato e radunerà (Ez 34,11-16). Lo Spirito di Cristo radunerà tutti coloro che vogliono continuare a vivere la Via, la Verità e la Vita, donando la propria vita al servizio della sua Chiesa, al servizio dei fratelli, al servizio del Padre, che nella Terra d’Amore vive, dimora, è presente.

  14. Nella Nuova Gerusalemme vivo è lo Spirito di Colui che vince, di Colui che conduce alla vittoria, di Colui che alzando il vessillo di Dio proclamerà l’unica e santa Vittoria (Ap 17,14). Cristo, il Re dei re e il Signore dei signori (Ap 19,16) sprona i suoi figli a voler essere partecipi della sua gloria, per ricevere la sua regalità ed essere redenti nel cuore, nell’anima e nello spirito, per compartecipare alla redenzione di questo mondo, rigenerarlo nell’intimo, affinché possa essere in eterno mondato da tutto ciò che è peccato.

  15. Nella Nuova Gerusalemme l’abbondanza di Dio è viva (Gl 2,26) quanto più viva sarà la predisposizione di ogni cuore ad accogliere, ascoltare e mettere in pratica gli insegnamenti cristiani (2Pt 1,2), per rifondare ogni cosa all’insegna del volere del Padre: il Padre Buono e Giusto, Misericordioso e Santo, Vivo.

  16. Nella Nuova Gerusalemme vi è il simbolo dell’Alleanza (Gen 6,18): l’Alleanza che il Padre ha stretto con la Piccola Culla del Bambino Gesù, segno di identità del Figlio dell’Uomo (Mt 16,27). Autenticità viva e santità profonda, essenza e sostanza dell’Amore e del pensiero e della volontà del Padre, dove Maria nuovamente è centro, simbolo dell’affettività materna e del suo vivo ed eterno Amore per i figli del Padre.

  17. La Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme è la Chiesa di Cristo (Ap 19,7), voluta, voluta, ancora una volta voluta, rigenerata nell’intimo, rifondata, per essere più bella, più santa, più vitale: espressione del Padre e dell’Amore di Maria, unico Amore, puro, semplice ed essenziale.

  18. Nella Chiesa Cristiana Universale si manifesta l’Alleanza tra i primi Apostoli e gli Apostoli degli ultimi tempi, nell’Alleanza sancita dal Padre (Ger 31,31) che prosegue per abbracciare tutti coloro che sono alla ricerca della Via, della Verità, per tornare a vivere la vera Vita; per abbracciare tutti coloro che vogliono rientrare nell’Ovile di Cristo, vero Ovile (Ez 34,14), dove Cristo, Via, Verità e Vita, è vero Dio e vero Uomo; per abbracciare tutti coloro che sono rimasti fedeli all’unica Parola e all’unico Signore, espressione della volontà del Padre, affinché riconoscendo la voce dello Spirito (Ap 14,13b) che nella Nuova Gerusalemme è Vita, possano sentire nel cuore quella Fiamma ardente che dona la Vita, che purifica, santifica, brucia le impurità e fa ardere di certezza, la certezza che la Nuova Gerusalemme, Casa di Dio, mai, mai e poi mai tramonterà (Is 60,20).

II. L’UMANITÀ NON HA COMPRESO IL PIANO DI AMORE E DI REDENZIONE DEL PADRE

  1. L’umanità non ha compreso e non ha voluto comprendere (Ger 5,3) l’Amore gratuito, l’essenza e l’origine di quel battito che dona la Vita, che è l’Amore di un Dio, Uno e Trino che, per infinito Amore, si è donato (1Pt 3,18, Ap 5,8), ha ricalibrato (Gen 6,7), per poter portare a compimento con i suoi figli il Piano di Amore e di Redenzione di questa umanità.

  2. Il popolo della Nuova Gerusalemme, Piccolo Resto dell’Israele di Dio (Is 10,20-22) che ha in sé l’Amore del Padre, diffonderà ed effonderà il Piano di Amore e di Redenzione dell’Onnipotente, perché tutto l’Amore può (Sal 15,3), perché tutto si può nell’Amore del Dio Uno e Trino.

  3. L’Amore tutto vede. L’Amore tutto copre. L’Amore è. Ma nulla l’Amore può nel momento in cui la libertà di respingerlo è viva (Gal 5,1; 1Pt 2,16).

  4. Tanti sono coloro che nel corso della storia hanno respinto l’Amore di Dio (Eb 12,25), l’Amore del Padre, un Amore puro ed essenziale. Tanti sono coloro che hanno profanato l’Amore di Dio, consumandolo nell’idolatria (1Cor 10,14). Tanti sono coloro che hanno fatto di quell’Amore un potere umano, per appesantire i piccoli, per stringere rapporti con i potenti (Sal 117,9), per avere benessere e benefici.

  5. Il benessere più grande è poter vivere l’Amore del Dio Uno e Trino, che è e sarà misericordia per i figli fedeli, per i piccoli, gli umili e gli innocenti. E sarà castigo e giustizia (Is 40,23) per coloro che hanno abusato dell’Amore del Padre, dell’Amore del Figlio e dell’azione benefica dello Spirito Santo.

III. L’ERA DELLO SPIRITO SANTO

  1. Viviamo l’Era dello Spirito Santo (Is 61,1-11). Ed in questo tempo, lo Spirito di Cristo edifica e fortifica i cuori nella fede, nell’unico Maestro, nell’unico Dio, nell’unico Signore (Sap 1,5; Rm 8,14).

  2. Nella Nuova Gerusalemme (Ap 21,2) lo Spirito di Cristo si effonde per diffondere pace, Amore e santità. Nella Nuova Gerusalemme lo Spirito di Cristo si effonde per ristabilire l’ordine e la santità. Nella Nuova Gerusalemme lo Spirito di Cristo si effonde per riprendere ciò che è suo e darlo ai suoi figli come eredità del Padre Santo. Nella Nuova Gerusalemme lo Spirito di Cristo si effonde per ristabilire l’equilibrio e per edificare il Regno di Dio (Ap 11,17).

  3. Lo Spirito di Cristo viene, è venuto e riprenderà ciò che il Padre ha destinato al Figlio, per donarlo ai suoi figli affinché nella Terra d’Amore il Banchetto sia eterno e abbondante (Ap 19,9).

  4. Lo Spirito di Cristo è venuto sulla Terra per dividere la zizzania dal grano (Mt 13,30); è venuto per dividere ciò che è suo da ciò che non gli appartiene più. È venuto per dimorare nella Nuova Gerusalemme e per restare e governare con i suoi figli (Ap 12,5; 19,15). Il tempo è passato ed il tempo gli appartiene ed è suo.

IV. IL TEMPO DEL COMPIMENTO

  1. Viviamo il tempo del compimento. La Nuova Gerusalemme si manifesta (Ap 21,3) e il mondo guarda e passa.

  2. Nella Terra d’Amore, nella Casa dove dimora lo Spirito Santo, viviamo il tempo in cui l’Amore (Gv 10,15) ancor di più si effonde e si effonderà, perché è giunto il tempo, ed è questo, in cui la Fiamma del Padre ama e amerà, brucia e brucerà; tempo in cui lo Spirito di Cristo, Figlio del Dio vivente, chiamerà i suoi figli e al loro cuore dirà: «Siate», ed essi saranno; «ora siate», ed essi sono. E al mondo lo Spirito dirà: «Non sei più», e il mondo mai più sarà.

  3. Da una parte vi saranno i figli fedeli al Dio Uno e Trino, dall’altra i figliastri (Mt 25,32-33), coloro che sono voluti rimanere in ciò che è passato e morente (Ap 18,4). Nella Nuova Gerusalemme, Angolo di acqua santa e limpida, dove il bagliore della santità illumina e irradia e lo Spirito Santo illumina e feconda nel cuore, nell’anima e nello spirito l’Amore profondo che dona la Vita (1Gv 3,16), dimorano e dimoreranno i figli di Dio. In Babilonia la grande, la città descritta dall’Apostolo Giovanni (Ap 17,5) divenuta simbolo del peccato e dell’idolatria (Ap 18,2), continueranno a dimorare coloro che sceglieranno di rimanere ancorati in ciò che è passato, caduco e morente, privo dello Spirito Santo Amore, perché in essa non brillerà più la Luce della Lampada, dello Sposo, che è Cristo Signore, che è il suo Spirito Santo, che dimora in Maria, sua Sposa (Ap 18,23a).

  4. Da una parte dimora e dimorerà la Verità (Gv 14,17), dall’altra la menzogna. Da una parte vi è la Verità pura e santa che manifesta Dio in ogni essenza e sostanza (Gv 16,13), affinché lo Spirito di Cristo possa essere visto, amato e vissuto (Gv 8,32); Cristo, vero Uomo e vero Dio, colui che in mezzo ai suoi figli risana, purifica e santifica. Dall’altra parte vi è l’iniquità, viva e totale, che accompagna i suoi figli verso la perdizione eterna (2Ts 2,3).

  5. «Io sono il Signore Dio tuo. Non avrai altro Dio all’infuori di Me» (Es 20,2-3; Dt 5,6-10). Questo è il primo e il fondamento dei Comandamenti del Padre. Guai all’uomo che smarrisce la Via e che con superbia si mette al posto di Dio. Dura sarà la condanna per chi non ha saputo attendere, sperare e vivere nella certezza che colui che è sarebbe arrivato, scendendo dal Cielo sulle nubi come aveva promesso (At 1,9-11). Il Signore estirperà alla radice la zizzania per far comprendere i pascoli verdi del suo Amore, della sua Casa, della sua Terra, rispetto ad altri cortili che sono divenuti insalubri, deserti e senza ossigeno.

  6. Guai al mondo (Mt 18,7) che ancora tenta e tenterà di deviare il popolo di Dio dalla retta Via (Gs 1,7), dall’unica Verità, seppur nel mondo attuale la Verità è affievolita (Gv 8,46) perché offuscata dal potere umano e da scambi di umano potere.

  7. Nella Terra d’Amore l’Agnello (Ap 5,6) è segno di abbondanza, di fedeltà e di mansuetudine; altrove la pecora non è più gravida, non produce più latte e ha smarrito la Via; il suo pelo non è più bianco: il suo pelo cade e non riscalda più, non produce più quella lana che rappresenta l’Amore, il calore del Padre. La Fiamma dell’Amore del Padre è spenta e i talenti smarriti, perché quei talenti non hanno prodotto e fatto fruttificare il suo Amore nel cuore di tanti che si sono avvicinati per ricevere Amore (Mt 25, 24-28). I talenti donati son serviti per fare altro, facendo sì che quegli uomini si ergessero a “dei”, a maestri, mettendosi al di sopra del Maestro e del Padre Onnipotente.

  8. Ora tutto si compie. E, così come Gesù ha preannunciato, vi sarà chi sarà lasciato e chi sarà preso (Mt 24,40-41). Chi avrà olio nella lampada e chi lo avrà esaurito (Mt 25,10-11). Chi si sarà lasciato accendere dalla Parola di Dio, il buon Amico, il buon Maestro, Colui che è, rispetto a chi si sarà lasciato affascinare dalle luci e dalle voci del mondo. Vi sarà chi, acceso nell’intimo dallo Spirito Santo che è Vita, avrà voluto volare, per conoscere, amare e vivere sempre più appieno Dio e il suo Mistero, Dio e il suo Amore, Dio e la sua volontà, per essere obbedienti, puri e santi, per divenire così generosi e cristiani autentici, sull’esempio del Fanciullo Gesù, il Bimbo Divino segno dell’infinito Amore del Padre (Ap 15,3-4). E vi sarà chi avrà voluto seguire uno spirito umano che, nel nome di un nuovo umanesimo che ha nuovamente scartato l’Uomo Dio, condurrà i suoi figli alla perdizione eterna (Mt 24,15).

  9. Tanto è stato profetizzato (Lc 1,70). Tanti sono coloro che sono passati nel tempo per ammaestrare, far conoscere e trasmettere la voce del Cielo. Tanti sono i frutti che sono nati, così come tanta è stata la pigrizia e l’ingratitudine ricevuta (2Tm 3,2), perché tanti sono accorsi dove Dio non era più, sicuri di trovarlo, senza però saper discernere la Verità (Lc 17,17).

  10. Il Padre è coerente e mantiene le sue promesse (Dt 7,9) che infonde nel cuore di tutti coloro che vogliono essere santi, saggi e sapienti.

  11. Nella Terra d’Amore il Padre ha ristabilito la sua Alleanza (Eb 8,8; 2Cor 3,6) che ha portato nuovo ordine e ancora nuova santità, affinché il mondo veda e, per quanto possibile, si ravveda, perché la scure è pronta, è posta ai piedi dell’albero (Mt 3,10) e al suo ordine l’albero che non produce più frutto sarà tagliato (Lc 13,7): un albero divenuto sterile e insensibile (Gl 1,12) al suo Amore.

  12. La burrasca annunciata arriva (Mc 11,21) e spazzerà via coloro che hanno abusato del Nome del Padre, dell’Amore del Figlio e della vicinanza dello Spirito Santo, e di tutto ciò che appartiene a Dio, Uno e Trino.

  13. La scure arriva (Lc 3,9), la burrasca avanza (Ap 11,18) ed una casa divenuta matrigna attraverserà un tempo di buio vivo (Ap 18,10; 19,2).

  14. Coloro che avranno manifestato fedeltà ai principi, al volere, ai Comandamenti e alla Casa del Padre Onnipotente si rallegreranno (Sal 67,4; Ap 18,20-21). Lo Spirito che dimora nella Nuova Gerusalemme pervaderà tutti coloro che guardano alla Piccola Culla con Amore, santità e devozione, dove ogni sacrificio dei santi e dei martiri che si sono immolati per il trionfo del Mistero di Dio e per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria sull’umanità (Ap 14,4) è custodito, raccolto e preservato. E nulla andrà disperso. La viva folgore spazzerà via le ingiurie, le ingiustizie, le calunnie e l’ipocrisia. Mai più malelingue, mai più giudizi affrettati sulla Casa di Dio, contro la Casa di Dio, contro i figli di Dio.

  15. Il nuovo Giorno inizierà (Is 11,11) per dare nuova vita ad un nuovo corso, che porterà gioia e santità; farà cadere nel baratro ogni menzogna e porterà al centro della vita di tutti il Bene primario, l’Amore del Dio Uno e Trino, quell’Amore universale che si dona a tutti senza misura. Chi lo vuole ricevere lo riceverà in pienezza (Gv 6,37). Chi lo respinge sarà respinto in eterno (Mt 10,32-33).

  16. Al comando del Padre lo Spirito Santo Amore si ergerà contro la menzogna, l’invidia e l’inimicizia (Ap 22,15). La menzogna sarà tagliata via e il tempio dell’iniquità sarà nuovamente squarciato dal terremoto di Dio (Mt 27,51; Ap 6,12; 11,13), per far venir fuori l’Amore, affinché la legge e i profeti siano riconosciuti come tali; e affinché l’Amore del Padre porti per sempre la Pace, la Pace stabile che governerà il mondo, per poter ritornare a vivere ciò che nell’origine era nel Cuore del Padre Onnipotente, l’unico Sommo Bene.

  17. I fiori sbocciano. Il tempo è giunto e il Sole è sorto (Ap 21,23). I figli di Cristo e di Maria alzino gli occhi al Cielo e lodino Dio. Vedranno l’Arcangelo Michele avanzare (Ap 12,7) con la sua milizia. Ed il mondo sarà rinnovato, per essere totalmente di Dio. Tante sono le guerre che si sono succedute. Tutto è accaduto e per il mondo tutto è passato. Tanto Dio ha parlato, per mezzo di suo Figlio e dei suoi profeti. Ogni parola è stata scritta nel Libro, piccolo Libro, dolce e amaro (Ap 10,9-10), dove è racchiusa la volontà del Padre che nel Figlio si manifesta. E nessuna di queste parole è passata e passerà, senza che si sia e si sarà adempiuta (Mt 24,35).

V. IL CENTRO DELL’AMORE DEL PADRE

  1. Come è scritto e preannunciato, il Figlio di Dio nuovamente è sceso sulle nubi (At 1,11) nella Terra d’Amore, per ristabilire l’Alleanza viva tra il Cuore del Padre e il cuore dei suoi figli, uniti e tenuti insieme dall’Amore di Maria, Eterna Fanciulla, sublime Amore. Tutto per Maria e per il suo grande Amore e la sua Fedeltà.

  2. Ancora una volta Dio Padre Onnipotente in Cristo (Ap 5,7) e in Maria (Lc 1,49) conferma ai suoi figli, al suo popolo, la sua Alleanza (Ger 31,33) e vicinanza, per manifestare la vittoria dei figli di Dio sui figli del mondo e su chi è ancora appesantito e non riesce a volare per l’incuria dell’uomo, per l’incuria e l’infedeltà di tanti; per coloro che non vedono più il Bene ma praticano il Male.

  3. Nella Terra d’Amore lo sguardo del Padre è vigile e premuroso. Egli tutto e tutti scruta (Sal 32,14; 1Cor 2,10) infondendo nel cuore la sua Immagine (Gen 1,27; Col 1,15-20) e la sua Impronta come segno di ineffabile e inestinguibile Amore, affinché tutti possano sempre riconoscere il Padre, Uno e Trino. E grande è e sarà la ricompensa dei figli di Dio, in Terra e in Cielo.

  4. Nella Terra d’Amore tanti sono i talenti (Mt 25,15) distribuiti dal Padre. Tanti hanno prodotto frutto, altri devono ancora maturare, ma la Vendemmia è santa e sarà abbondante. Gli operai servizievoli della Vigna del Padre raccoglieranno la sua Uva per produrre il Vino nuovo (Gl 2,19; Lc 5,38; Gv 2,3.5.9) che nella Nuova Gerusalemme, Casa del Padre, Casa di Colui che è Padre, vi sarà in abbondanza e per l’eternità (Gv 1,14).

  5. La Terra d’Amore è l’Ovile, il Cortile di Dio (Is 65,25), dove l’Agnello vivo (Gv 1,29.36) è segno dell’abbondanza del Padre, dove il suo Latte e il suo Miele mai finiranno (Es 3,8). E la sua Acqua purificherà in eterno (Ez 36,25-27).

  6. Nella Terra d’Amore il Bimbo Divino dona a tutti l’espressione della sua Vita, della sua Bontà paterna (Lc 1,78) che manifesterà al mondo l’unico ed eterno Amore (Sal 116; Rm 15,10-13).

  7. Nella Terra d’Amore la Fonte di Luce (Gv 1,4) irradia e irradierà più Luce (Ap 21,24), affinché tutti possano vedere, ascoltare e sentire. L’Agnello di Dio è posto al centro della Città Santa (Ap 7,9) e come Fiamma ardente irradia e irradierà Verità e Bontà (Sal 25,3; 107,5; Ef 5,9), ciò che serve per essere veri adoratori di Dio in Spirito e Vita (Gv 4,23-24).

  8. Nella Terra d’Amore Gesù trasmette ai suoi figli fedeli tutto il suo Amore (Gv 17,26): un Amore fiero, un Amore santo, un Amore puro, come puri, santi e veritieri sono e sempre più dovranno essere i cuori di tutti i suoi figli, per poter agire, amare e vincere, mettendo al centro del cuore di ogni figlio la carità (1Cor 13,13), perché nella carità vi è il suo Spirito, vi è Dio, essenzialmente e sostanzialmente. I figli di Maria, Madre Chiesa, Nuova Gerusalemme faranno sempre circolare la carità e l’Amore. E per l’Amore che faranno conoscere e vedere saranno riconosciuti (Gv 13,35).

  9. Chi ha sete venga e chi ha fame (Is 55,1; Gv 7,37; Ap 21,6) si sieda al Banchetto con il Figlio di Dio e con i suoi amici; non più servi ma amici (Gv 15,15), coloro che distribuiscono (Mt 14,19; Lc 9,13) le primizie, le delizie del Padre che, insieme a Maria, Madre Chiesa, Nuova Gerusalemme, mettono a disposizione Dio (Gv 6,51), per tutti coloro che vorranno bere, mangiare, vivere e contemplare per l’eternità (Ap 22,17) Dio, l’unico Sommo Bene, Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo (Mt 28,19).

  10. Nella Terra d’Amore, l’Amore sarà sovrano e regnerà (2Sam 5,12), per far conoscere a tutti l’originalità del pensiero del Padre (Gen 2,8), che nella Nuova Gerusalemme ha posto le sue radici per richiamare a raduno i suoi figli, ogni esule e tutti coloro che sono ignoranti del suo Amore, affinché tutti siano condotti alla Verità (Gv 17,17), sulla retta Via, su quella Scala (Gen 28,12) che congiunge il Cielo e la Terra, dove i santi salgono e scendono, dove si ode la dolce melodia che in eterno canterà l’unica e santa Vittoria: “Tuo è il Regno, tua è la Potenza e la Gloria nei secoli” (Ap 19,6). E l’Amore di Dio sarà.

  11. Ecco la Nuova Gerusalemme (Is 60,1-2; Ap 21,10), centro dell’Amore del Padre, dove Cristo Signore ed i suoi figli siederanno per cibarsi e vivere (Is 62,8-12). Ed il Regno di Dio è (Mt 6,10; Ap 21,27).

05 dicembre 2021
Festa Solenne del Cuore del Padre

Il Pontefice
Samuele