Domenica di Pentecoste

20 maggio 2018 – h.17:00

Vangelo: Giovanni, Cap 15, vv.26-27; cap 16, vv.12-15
Omelia del Pontefice Samuele

La Pentecoste è una delle feste centrali della cristianità. Celebriamo oggi ciò che avvenne duemila anni fa quando lo Spirito Santo scese sugli Apostoli riuniti in preghiera nel Cenacolo (At 2,1-4), insieme a Maria, la Madre di Dio, la Fonte della Sapienza, il Tabernacolo Sacro a Dio, la Dimora dello Spirito Santo per eccellenza. Dove vi è Maria vi è lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo in Maria ha trovato stabile Dimora (Lc 1,35). Quindi amando Maria, adorando il Suo Cuore Immacolato, imitando e mettendo in pratica le Sue virtù, si sarà certi di venire a contatto con lo Spirito Santo che dimora presso di Lei, nel Suo Cuore Immacolato.

In questo Luogo Santo lo Spirito di Dio è vivo. Come Gesù aveva preannunciato per tempo, che il Signore avrebbe mandato un altro Consolatore (Gv 14,16), per far conoscere ai Suoi figli la Verità tutta intera (Gv 16,13), così è avvenuto. Nella Pentecoste vissuta duemila anni fa, lo Spirito Santo è sceso sugli Apostoli per dare loro la forza per compiere la missione di portare il Vangelo ad ogni creatura (Mc 16,15-16), così come Gesù aveva comandato loro prima di ascendere al Cielo. Ma la promessa di Gesù di inviare in pienezza lo Spirito di Verità (Gv14,16), che gli stessi Apostoli avevano già avuto modo di conoscere, perché dimorava in loro (Gv 14,17b) tramite Gesù (Gv 15,27), è un’altra cosa. La manifestazione ultima dello Spirito Santo nella storia, il compimento della rivelazione (Gv 16,13), non sarebbe avvenuto allora, di lì a poco. Gesù preannunciò che tante altre cose avrebbe voluto dire ai Suoi primi Apostoli, ma che se l’avesse fatto non sarebbero stati in grado di portare il peso di quelle rivelazioni (Gv 16,12). Così è trascorso questo tempo, questi duemila e più anni, per far comprendere agli uomini ciò che Gesù aveva insegnato nei Vangeli. Per Dio mille anni sono come un giorno e un giorno come mille anni (2Pt 3,8). Così come Gesù è risorto il terzo giorno (Mt 16,21; 17,22-23a; 20,17-19; Lc 9,22; 18,31-33 24,4-7.44-46; 1Cor 15,3-4), all’alba del terzo millennio il Padre ha manifestato il Suo Spirito (Gv 16,7-14), per manifestare l’Opera Sua al mondo intero. Ecco questa Madre Chiesa, costituita dal Padre, per mantenere viva e preservare nel mondo la purezza della fede e i Suoi insegnamenti autentici (Gv 16,15).

La Fanciulla di Dio, Maria Giuseppina Norcia, è il segno donato dal Padre a questa umanità affinché l’umanità potesse accogliere, tramite la Sua viva azione, i segni della presenza del Suo Spirito in questa Terra d’Amore. Lo Spirito del Padre ha operato grandi prodigi in Lei e tramite Lei. Ella stessa è stata un miracolo vivente. Mortalmente malata, fu operata e guarita direttamente da Gesù il 19 maggio 1974, quando Gesù le disse: «Vedi, a Me nulla è difficile. Chi chiede ottiene. Chi ama sarà riamato» (Mons. E.C., “Una Culla per Gesù Bambino nella Terra di Gallinaro”). Queste parole sono state confermate dal suo primo vescovo e dal suo padre spirituale, che le scrisse nel racconto intitolato “Una Culla per Gesù Bambino nella Terra di Gallinaro”. Nonostante ciò, successivamente altri dimenticarono e fecero dimenticare quelle vicende straordinarie, dicendo che la rivelazione di Maria Giuseppina Norcia era “dottrinalmente inaccettabile”.

Nonostante ciò, l’azione di quegli uomini (animati da uno spirito non santo, che già manifestava, tramite i suoi frutti marci, la corruzione dell’albero che li aveva prodotti) nulla ha potuto davanti alla viva azione dello Spirito Santo che il Padre aveva inviato nella Sua Terra d’Amore. Per il tramite dello Spirito Santo il Padre ha ristabilito la Sua Chiesa, la Chiesa di Cristo, intramontabile ed eterna, sulla quale mai gli inferi prevarranno(Mt 16,18). E l’ha ristabilita tramite un “Cortile” di questa Chiesa, questo Cortile, l’Isola Bianca, costituendo questa Chiesa, fondata su Cristo: la Roccia (1Cor 10,4), sui Suoi insegnamenti autentici, che mai saranno svenduti, mitigati o mescolati con altri insegnamenti umani, o di altre filosofie religiose, che non sono espressione del volere di Dio Padre Onnipotente.

Ora questa Chiesa è viva, più viva che mai; ed è pronta ad accogliere tutti i figli di Dio e tutti gli uomini di buona volontà che hanno compreso che nella chiesa di Roma lo Spirito Santo non vi è più. A tanti che si ostinano a pensare che ciò non sia possibile, dico: «Guardate ai frutti che ogni albero produce (Mt 7,16-20; Lc 6,43-44). Guardate ai frutti che quella casa, ora più che mai, sempre più produce. Perché gli inferi hanno prevalso nel cuore di tanti cosiddetti consacrati che avrebbero dovuto preservare la purezza della loro fede e della fede di quella casa e che invece si sono macchiati del delitto più grave, più abominevole (Mt 18,6; Mc 9,42), abusando di tanti fanciulli e fanciulle innocenti?! Perché?! Perché non si è agito per tempo per allontanare il “fumo di satana” che già era entrato in Vaticano, come aveva coraggiosamente denunciato Paolo VI nel 1972?! Il Padre ha dato tempo agli uomini per recuperare ma il tempo è stato perso. Il Padre ha dato tempo agli uomini di ravvedersi ma il Suo richiamo è stato inascoltato. Come può dimorare ora lo Spirito di Dio in una casa che Lo ha volontariamente tradito, per adorare un altro spirito – questo è ciò che fanno tanti, non tutti ma tanti, specie tra coloro che sono posti al vertice di quella casa -, uno spirito non santo e contrario a Cristo e ai Suoi insegnamenti, i cui frutti di morte sono sempre più evidenti?! Come vi può essere la reale presenza dello Spirito di Dio nel cuore di chi, posto al vertice di quella casa, anziché stroncare tali abusi, continua a fare propaganda (cfr. Ap 13,11-14), istituendo inutili commissioni, giocando a spostare e a “far dimettere” cardinali, vescovi , sacerdoti colpevoli di tali delitti, per poi riabilitarli appena possibile?! Come vi può essere la reale presenza dello Spirito di Dio in chi si macchia di tali delitti e in chi continua a coprire e negare tali abusi, minimizzando sempre anziché denunciare?!».

Chi vuole conoscere e toccare con mano l’Amore che il Padre ha donato ai Suoi figli fedeli in questa Terra Santa (Ap 21,1) venga e veda, per sperimentare la viva azione dello Spirito di Verità che Gesù ha donato a questa umanità. Ecco la rivelazione fatta alla Sua Fanciulla. Ecco la “Nuova Gerusalemme” (Ap21,2-3), proclamata per dar compimento alle Sue promesse; ecco l’ “Era dello Spirito Santo” (Gv 16,12-15). Ecco l’era del Consolatore (Gv 14, 16-18. 26; 15,26; 16,7-11 ). Ecco la Sua azione, entrata nel vivo tramite questa Chiesa, con la quale il Padre ha rifondato la Nuova Alleanza, per ristabilire ciò che era in rovina, ciò che è putrido e che è destinato a crollare definitivamente (Ap 14,8; 16,19; 18,2.10.21). Maria Madre Chiesa chiama a raduno i Suoi figli fedeli, riuniti in questo Piccolo Resto d’Israele (Ger 23,3-6; 31,7; Mi 2,12-13; Zc 8,3-12;), per far vincere e trionfare il Cuore Immacolato di Maria, che donerà ad ogni figlio e ad ogni uomo e donna di buona volontà la vita eterna, che è Cristo eterna Vita (Gv 17,3; 3,36; 1Gv 1,2; 2,25; 5,13.20b; Rm 5,21; 6,23; 1Tm 1,16; 6,11; 1Tt 1,2;). E così sia.