Solennità del ritorno di Maria G. Norcia
nel Cuore del Padre

5 luglio 2018

Vangelo: Matteo, Cap 5, vv. 1-12a
Omelia del Pontefice Samuele

Viviamo oggi l’inizio di questo Triduo della grande festa dedicata alla Fanciulla di Dio, Maria Giuseppina Norcia, che tutti vedete qui di fronte a noi, la Fanciulla chiamata dal Padre Onnipotente per dare inizio al compimento del Piano di Amore e di Redenzione voluto da Dio per questa umanità (Rm 8, 19-23). In questo anno, in questo giorno, ricorre il decimo anniversario del ritorno di Maria Giuseppina Norcia nel Cuore del Padre. In questi dieci anni lo Spirito Santo ci ha guidati per prendere sempre più consapevolezza del Mistero della Donna di Dio, che ha donato tutta la propria vita per fare fino in fondo la volontà del Padre, che ha incarnato le beatitudini ascoltate nel brano del Vangelo di Matteo ora proclamato(Mt 5,1-12).

Chi ha potuto conoscere questa grande Donna di Dio ha potuto apprezzare, amare e vivere tutte le Sue virtù: il Suo abbandono totale al servizio di Dio che ha fatto sì che il Suo spirito vivesse Dio nella pienezza e non tutto ciò che è mondo; la Sua infinita umiltà; la Sua fanciullezza eterna di chi mai ha perso l’entusiasmo di servire Dio. Questo abbandono alla volontà e al servizio di Dio Le ha causato non poche afflizioni, da parte di tutti coloro che vivevano e tutt’ora vivono lo spirito del mondo: ecco quella beatitudine “Beati gli afflitti”(Mt 5,4). La Fanciulla di Dio le ha provate, queste afflizioni; non le ha cercate. Le sono arrivate da nemici, che hanno dichiarato guerra alla Sua missione salvifica; ma anche da tanti falsi amici, coloro che, pur dichiaratisi amici – nel passato e nel presente, dall’esterno e dall’interno – anche coloro legati a legame di sangue, nella realtà, con il loro comportamento, L’hanno sempre osteggiata e fatta soffrire, fino a tradire totalmente e senza alcuna vergogna i Suoi insegnamenti e la Sua eredità spirituale.

Con la Sua mitezza ha proseguito, superando ogni prova e avversità, incoraggiando sempre tutti ad andare avanti fino in fondo per fare la volontà del Padre, consapevole e certa che il Padre L’avrebbe saziata della Sua giustizia, così come Ella ha sempre insegnato a tutti noi. Ricolma della Sua Misericordia e del Suo Amore, Ella ha annunciato a tutti che in questo Luogo il Padre ha stabilito il Centro della Sua infinita Misericordia, per consentire a tutti i peccatori sinceramente pentiti di essere mondati da ogni colpa, di ottenere nuovamente un cuore puro, per riconoscere e seguire Cristo, vivere i Suoi insegnamenti, per poter contemplare il Volto di Dio, quel Volto che Ella ha infinite volte contemplato, grazie alla Sua purezza di cuore (Mt 5,8)che mai è venuta meno: un cuore puro, mai macchiato, ma sempre santo.

Da vera figlia di Dio ha operato su questa Terra per il compimento della Pace eterna, che il Padre ha promesso ai Suoi figli fedeli che persevereranno fino alla fine(Mt 24,13), quando, vinta ogni insidia e sconfitto definitivamente il nemico di Dio, il tentatore, l’accusatore e il menzognero, la Pace sarà stabile anche su questa Terra(Ap 12,10), che il Padre rinnoverà e farà nuova, affinché i Suoi figli fedeli possano tornare a vivere Dio per l’eternità e contemplare il Suo Volto di Padre Buono e Santo, Misericordioso e Giusto (Ap 21, 1-7), che Le ha donato il Regno dei Cieli, ricompensandoLa e riscattandoLa da tante persecuzioni e da tante calunnie e accuse gratuite, perpetrate a Suo danno soprattutto da sedicenti ministri di Dio – se lo fossero stati e se lo fossero veramente non avrebbero fatto e detto quello che hanno fatto e detto nei Suoi confronti – appartenenti ad una casa che ora è sempre più in rovina(2Pt 2,1)e che, anziché approfondire la Sua missione, ha preferito scartarLa anziché ascoltarLa, derubricando il Mistero della Nuova Gerusalemme come “dottrinalmente inaccettabile”. In realtà, chi ha scartato la vera dottrina, che è Cristo, non potrà mai insegnare agli uomini ad accogliere ciò che proviene dal Cielo. E quindi nuovamente si è tradita la Verità, Cristo (Gv 14,6), sceso dal Cielo in questa Terra d’Amore.

Oggi la Nuova Gerusalemme splende sempre più, così come brilla, in Cielo e in Terra, la santità della Fanciulla di Dio, che dona ad ogni donna e ad ogni uomo l’esempio da incarnare per imitare le virtù di Maria, che questa Santa Fanciulla di Dio ha incarnato nella perfezione. In verità grande è il Mistero di Colei che ha incarnato tutte le beatitudini, di Colei che è veramente beata, di Colei che nulla ha tenuto per Sé ma che ha sempre voluto condividere l’unica beatitudine che dona tutto ciò che serve: Cristo.

Noi oggi siamo qui per ringraziare Dio Padre Onnipotente per averceLa donata.
Noi oggi siamo qui per onorare questa Madre e la Sua obbedienza viva al Cuore del Padre.
Noi oggi siamo qui per celebrare in Lei, con Lei e per Lei la «Festa dell’obbedienza viva», la «Festa del rinnovamento del “sì” eterno», quel “sì” che la Fanciulla di Dio ha proclamato a Dio solennemente il 15 maggio 1974 e ha rinnovato per l’eternità quel 5 luglio 2008. In quel 5 luglio Maria Giuseppina Norcia non ha abbandonato i Suoi figli. Li ha stretti ancor di più a Sé per far trionfare, nell’unione tra Cielo e Terra, il Cuore Immacolato di Maria. Maria è salita al Cielo e ora vive nel Cuore del Padre.

Tante sono le parole rivelate da Nostro Signore Gesù Cristo per preparare il mondo a comprendere questo grande Mistero d’Amore incarnato nella Sua celeste Fanciulla. Nella rivelazione del 30 ottobre 1994, che parla del Suo ritorno, Gesù Le dice: «Ecco allora che Io mi rifaccio Bambino. Vengo qui, in questo Luogo sperduto, per nascere di nuovo nel cuore di una bimba che mi ha amato come Mi ha amato Mia Madre». Un Amore unico, sublime, totale. Un Amore che unisce i cuori, che hanno tanto amato Gesù da essere unite nell’unico Amore che salva, Cristo (At 4,11-12). Nella stessa rivelazione, Maria, la Madre di Dio, Le dice ancora: «Io sarò sempre accanto a te. Io sarò sempre accanto ai figli che si affidano al Mio Cuore, al volere del Padre e alla tua guida terrena, perché nel momento stesso in cui questi figli prendono la tua mano, hanno già intrapreso la strada che porta al Cuore del Padre».

Nella Festa dell’Assunzione al Cielo di Maria di quello stesso anno, il 1994, Maria SS.ma Le dice ancora: «Tu, Figlia Mia, continua ad elargire il tuo amore. Un giorno, tutti insieme siederemo intorno al Padre. Allora la somma della felicità dei nostri cuori sarà la felicità del Padre, che potrà finalmente stendere le braccia e stringere al Suo Cuore tutti i Suoi figli, che hanno accolto la Sua Parola, tutti i figli che hanno consentito al Mio Gesù per regnare insieme al Suo popolo».

E ancora: il 13 settembre 1984 Gesù Le rivela: «Lo Spirito Santo è la santità stessa personificata, perciò santifica quanti sono degni dei Suoi doni. Lo Spirito Santo è lo Spirito stesso del Padre, del Figlio e dello Sposo della Madre Santissima. Questo è il tempo di Maria, Mia e vostra Madre (…). La Cappellina di Gallinaro è piena di Spirito Santo e chi vi entra assorbe in proporzione alle condizioni del proprio spirito e delle proprie capacità. Si può dire che la Cappellina di Gallinaro è come una grande vasca (…). È necessario che con fede vi accostiate alla Mia seconda grotta perché non ve ne sarà un’altra mai più».

In una rivelazione più recente, quella del 26 luglio 1996, Gesù dice ancora alla Sua Fanciulla: «E così la Mia Parola, la Parola del Padre Mio, uscì dai confini d’Israele per propagarsi in tutto il mondo anche, principalmente, attraverso il sacrificio e il martirio di tanti Miei figli, ma la missione ancora non ha termine e ancora una volta sono sceso Bambino per crescere nel cuore di tanti Miei figli che mai, altrimenti, avrebbero conosciuto l’Amore di Dio. Ancora una volta, come nei secoli passati, avrebbero conosciuto l’Amore di Dio e, ancora una volta, come nei secoli passati, il Padre scelse un’anima eletta perché incarnasse la sintesi di tutti i profeti e gli antichi patriarchi per completare la realizzazione dei Suoi disegni… e a Me l’affidò, perché Io crescessi nel Suo Cuore, aiutandoLa così in questo difficile cammino che ha saputo seguire non soltanto per amore verso il Padre ma per amore verso tanti figli del Padre che mai avrebbero trovato la strada del Mio Cuore senza trovare la strada che conduce alla Mia Culla. (…) Gravoso è il compito che il Padre Mio ti ha affidato, ma credi tu che qualcun altro l’avrebbe accettato come tu lo hai saputo accogliere?». Quindi Gesù rivela che questa Fanciulla incarna la sintesi di tutti i profeti e degli antichi patriarchi e che nessun altro avrebbe potuto accettare e accogliere il gravoso compito affidatoLe dal Padre, che vuole realizzare i Suoi disegni per portare alla salvezza questa umanità(Lc 3,6; Eb 9,28).

In una rivelazione del 29 giugno 1997, Gesù parla alla Sua Fanciulla e dice: «Qui Io vi attendo, figli Miei, non solo nei giorni in cui come pellegrini venite ad onorare il Mio Nome, ma sarò qui ad attendere tutti voi, nel giorno senza fine in cui insieme vedremo sorgere l’alba di un nuovo giorno, l’alba di un giorno nuovo. Tutto sarà nuovo, tutto sarà eterno, e tutti insieme sederemo alla stessa mensa e Io spezzerò il pane per voi come facevo con i Miei apostoli. La Madre Mia e la Mia figlia mi offriranno da bere nello stesso calice in cui ho bevuto prima della Mia passione. Ora invece sarà il calice del Mio e vostro trionfo». Quindi, ancora una volta, Gesù unisce Maria, Sua Madre, a questa Fanciulla, che insieme Gli offriranno da bere in quel calice che non sarà più segno di passione, ma di trionfo, di Gesù e dei Suoi figli fedeli.

Questa Donna, Maria, è un grande Mistero: il Mistero d’Amore profondo che ha dato vita al Mistero della Piccola Culla del Bambino Gesù, la seconda grotta donata dal Padre all’umanità. Chi ha sete venga e si abbeveri dell’acqua che sgorga dalla Fonte della Vita (Ap 22,17). Chi ha fame venga, per essere nutrito e sfamato da Cristo, l’unico Pane vivo disceso dal Cielo (Gv 6,51). Chi vuole intraprendere la strada che porta al Cuore del Padre, si lasci guidare dalla mano di questa Fanciulla, che nello spirito è viva, che nei suoi figli e in suo figlio è viva, che con il Suo Amore ha ri-generato tanti figli e tanti uomini e donne di buona volontà che si sono affidati alla Sua guida, per vivere già ora il Cielo, il Regno, la Nuova Gerusalemme, rimanendo fedeli a Cristo e al Suo esempio di Vita, per vivere i Suoi insegnamenti in comunione di cuore con coloro che Ella ci ha donati per far vincere e trionfare questa Santa Madre Chiesa. E così sia.