[Audio] [Manoscritto]

Ecco Gesù tutto vestito di bianco.
Com’è bello! Sfolgorante di luce, con i capelli mossi dal vento. Benedice, si avvicina a me e dice:

Figlia mia verrò così nel giorno che il vostro amore dedica al mio amore.
Benedirò ognuno dei miei figli.
Benedirò ogni loro passo che li avvicina alla mia Culla.
Benedirò le loro sofferenze, le loro gioie, ma principalmente benedirò i loro cuori perché Io, Gesù, figlio di Dio, qui venerato per l’amore delle figlie del Padre mio, vorrei tutti i cuori simili al mio.
Vorrei tutti i miei figli puri e fedeli come pura e fedele è stata la Madre mia.
È perché tutto questo si avveri, che il Padre ha voluto donare a tanti suoi figli la gioia di conoscere quest’Isola d’amore dove Io, ogni giorno, vengo a riposare e a raccogliere i frutti dell’amore che qui si genera in un’unica, melodiosa armonia con l’amore del Padre.
In questo giorno di festa, che tanti miei figli si preparano a santificare, Io li accoglierò come per una prova per il giorno in cui verranno a Me per trovare là, dove ora sorge la mia Culla, la mia Città, la Città sovrana del mio regno, la Città dove ognuno dei miei figli prima di entrare lascerà fuori delle sue mura ogni propria debolezza, ogni angoscia e tutto il proprio residuo di umanità terrena perché nulla di tutto questo può entrare nella mia dimora.
Ognuno dei miei figli sia pronto per essere ricevuto dal Re dei re, per vivere insieme agli Angeli e ai Santi che qui verranno in gran numero.
Minima sarà la differenza tra il Paradiso dove ora si trovano e la Città che essi già ben conoscono e che per la mia presenza sarà una parte stessa del Paradiso del Padre.
Dal Paradiso i miei Angeli l’hanno già condotta su questa terra benedetta e soltanto perché i cuori dei miei figli ancora hanno bisogno di purificazione essa resta invisibile.
Ma è giunto il tempo in cui per le preghiere dei miei figli, le suppliche di Maria al Padre mio, il sacrificio di chi ha saputo condurre a questo ovile di Dio agnelli da ogni parte, per tutto questo ben presto i cuori si apriranno completamente all’amore di Dio e gli occhi non vedranno più questa terra resa quasi impraticabile dall’incuria e dall’egoismo degli uomini.
Vedranno così quanto è grande l’amore del Padre.
Potranno toccare con mano la sua grandezza e la sua potenza creativa che farà nuova questa terra perché vi possano degnamente abitare quanti vi hanno creduto e avuto fiducia nel suo infinito amore.
Potranno vivere la gioia di questo unico grande momento in cui il Padre guarderà questa terra e renderà visibile la mia Città.
Questa è la certezza, questa è la gioia che Io imprimerò nel cuore dei miei figli il giorno di questo mese in cui, anche se stanchi ma felici, sfileranno davanti a Me Bambino, per deporre ai miei piedi tutto il loro amore.
Io farò di questo amore una montagna.
Io farò di questo monte una scala santa che porta dritto al cuore del Padre per commuoverlo, per indurlo a guardare e a mettere fine alle sofferenze, alle ingiustizie, alle atrocità, alle grida di dolore che ogni giorno giungono fino a Me, per indurlo a mettere fine a tutto questo, e a concedere a Me, figlio del suo Cuore, di venire ad abitare in mezzo a voi, che con ansia attendete il mio ritorno.
Siate forti figli miei, siate degni di accogliere il vostro Signore.
Fate che Io non resti deluso perché in quest’Isola d’Amore che il Padre vi ha donato Io voglio trovare solo il vostro amore.
Sarà solo il vostro amore unito al mio che farà aprire il Cielo e scendere ben visibile la luce celeste del Padre mio,
Preparate con gioia la mia festa.
Voi la chiamate la mia festa, ma Io dico la festa dei figli miei, la festa di quanti verranno a Me.
Anche se affaticati e stanchi, poi troveranno ristoro nell’amore del Padre mio e nella Madre mia.
Gesù vi lascia.
Voi lavorate in terra, i miei Angeli lavorano in Cielo, perché il vostro e il loro lavoro sia un unico inno d’amore per quanti verranno a Me.
Lasciate a Me le vostre preghiere.
Io lascerò a voi come sempre il mio infinito amore.
Gesù luce del vostro cuore, fortezza per il vostro amore, vi benedice.