Cristiani, non disperdete
il sacrificio di Gesù!

18 Marzo 2022
III Venerdì di Quaresima
Meditazione del Giorno del Pontefice Samuele

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Oggi, in questo terzo venerdì di Quaresima, contempliamo la piaga al piede destro patita da Gesù e offriamo la nostra preghiera, la nostra quotidianità, per ogni cristiano e per ogni uomo e donna di buona volontà, affinché i cristiani, sull’esempio dei nuovi cristiani della Nuova Gerusalemme, possano tornare ad essere una sola cosa e così poter vivere, insieme a chi è animato dalla buona volontà, la grazia di poter trovare in Cristo la Verità.

Cristo Signore è sceso dal Cielo nella Nuova Gerusalemme per radunare il Suo popolo affinché tutti possano divenire una sola cosa, un solo corpo formato da tante membra animato dall’Unigenito Spirito che è Cristo Signore, Padre, Figlio e Spirito Santo.

Grande è la responsabilità che i cristiani hanno in questo ultimo tempo della storia di Dio. Tutti coloro che sono animati dalla buona volontà si uniscano al popolo della Nuova Gerusalemme per poter diffondere ed effondere lo Spirito Santo Amore, che deve essere prima accolto nel cuore, fatto dimorare, per poi essere fatto circolare tra i cristiani e tra chi è animato dalla buona volontà; affinché, ancora una volta, i cristiani possano essere esempio per il mondo intero, così come avvenne nei primi tempi, nella Chiesa primitiva, quando non vi erano divisioni tra cristiani, quando l’umanità non aveva smembrato il Corpo di Cristo, per ragioni di potere e di convenienze umane.

Dobbiamo ritornare a quella semplicità per poter vivere nell’unità santa l’essere un corpo solo animato dall’Unigenito Spirito, per poter vivere e contemplare la Verità tutta intera. Non brandelli di Verità, non frammenti di Luce, ma abbracciare la Luce nella totalità. Quella Luce che è nuovamente scesa sulla terra nella Nuova Gerusalemme e che ha preso stabile dimora nella Piccola Culla del Bambino Gesù, affinché, contemplando il Bambino Gesù, si possa ritornare a quella fanciullezza iniziale ed essere nuovi, santi, affinché il sacrificio patito da Gesù sulla croce non sia vanificato dall’umanità.

Questa è la preghiera che oggi offriamo al Padre Santo, offrendogli nuovamente la passione, la dolorosa passione che Gesù ha dovuto patire sulla croce. Preghiamo il Padre con la preghiera che Gesù ha rivelato a Maria Giuseppina Norcia il 15 Aprile 1982:

Padre Onnipotente,
Ti offriamo la dolorosa Passione di Gesù,
la Sua gloriosa ascesa Te,
per questi tempi duri e difficili,
Signore pietà.

Consacrazione al Cuore del Padre.

A Te, mio Signore,
offro la mia vita, la mia quotidianità.
Rendimi partecipe del Tuo Amore per poter vincere nel Tuo Nome.

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.