Io credo Signore.
Tu sei il Figlio di Dio

24 Agosto 2023
Festa di San Bartolomeo Apostolo
Meditazione del Giorno del Pontefice Samuele

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amati fratelli, oggi la cristianità festeggia uno dei santi Apostoli di Gesù: Bartolomeo o Natanaele, suo nome originario. Un grande Apostolo, un israelita in cui non vi era falsità, come ci insegna Gesù, che da subito ha riconosciuto in Gesù il Figlio di Dio, il Messia atteso per liberare il popolo dalla schiavitù dei farisei e di un mondo iniquo, corrotto e divenuto perverso. Quell’Israelita ha riconosciuto il Figlio di Dio per una piccola rivelazione ricevuta e, senza dubitare, ha accolto l’invito del fratello Filippo: “Vieni e vedi” per poi riconoscere il Maestro appena incontratoLo a tu per tu.

Chi viene alla Piccola Culla del Bambino Gesù deve essere animato dalla stessa fede di Bartolomeo. Con umiltà e convinzione si deve portare a tutti l’invito di Filippo: “Vieni e vedi”, per poi riconoscere il vero Volto di Dio, che in questa Culla si manifesta.
Tante sono le rivelazioni e le grazie ricevute da tanti nella Terra d’Amore. Tante sono le parole che si sono avverate ascoltando gli inviti e i messaggi della Fanciulla di Dio, Maria Giuseppina Norcia, Colei che, come dice Gesù, è la sintesi di tutti i Profeti e degli antichi Patriarchi, Colei che è stata incaricata dal Signore di annunciare a tutti la Nuova Gerusalemme e l’Avvento del Regno di Dio sulla Terra.

“Vieni e vedi”, ripetete a tutti. Questo è il tempo in cui i figli di Dio devono essere animati da una fede viva, che porta tutti a riconoscere nella Fanciulla di Dio e nel suo annuncio di Salvezza il Compimento delle promesse del Padre, che qui ha ricostituito la sua Chiesa e stabilito il Suo Regno come aveva promesso.

Ecco che le parole del Maestro si compiono: “Vedrai cose maggiori di queste. Vedrete il Cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”. Qui Gesù è sceso per far ascendere i suoi figli a vivere già ora questa realtà di Cielo, dove i figli devono essere come gli angeli che, morti al mondo e al peccato, vogliono vivere solo e soltanto per adempiere alla volontà di Dio, per vivere l’Amore a Dio e al prossimo, senza invidie, senza rivalità, senza lasciarsi travolgere da tutto ciò che è mondo.

Questo è il tempo per cercare quella perfezione che Gesù ha insegnato ai suoi primi apostoli. Chi vuole essere vero discepolo del maestro in questi tempi DEVE ambire alla santità perfetta. Diversamente Gesù farà silenzio, affinché ognuno si interroghi sulle proprie mancanze e responsabilità. Quando le cose non vanno come si desidera, non si può sempre e solo pensare alle mancanze degli altri ma ci si deve guardare dentro e dire con fede: “Gesù, purifica il mio cuore. Gesù dammi un cuore nuovo. Gesù accoglimi in questa Culla, perché questa Culla è il tuo Tabernacolo, che tu ci hai donato per la nostra salvezza. Ed io voglio dimoravi insieme a te e insieme a tutti i miei fratelli”. Senza l’amore fraterno non vi può essere amore a Dio. Senza Filippo, Natanaele non avrebbe incontrato il Messia. Spogliamoci dell’uomo vecchio per rivestirci nuovamente di Cristo, nostra Luce, qui sceso per portare tutti alla Salvezza. Come per Natanaele l’Albero ha portato frutto, così qui l’Albero della Vita porterà tanti nuovi frutti. Ecco i nuovi chiamati degli ultimi tempi, coloro che, rivestiti della Luce di Cristo, vogliono portare a tutti questa novella, buona e rinnovata, nell’Amore di Cristo e di Maria.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.